mercoledì 30 gennaio 2008

Puntata nr. 075 del 29/01/2008

Ecco cosa vi siete persi (o forse avete sentito) per il settantacinquesimo appuntamento con le Divagazioni:

Andrea e Mybluevalentine hanno passato in ordine semi-sparso:

Down is the new up - Radiohead
Who you are - American Music Club
Big Titty Bee Girl (From Dino Town) - Baby Dee
Il calore di un abbraccio - Bobo Rondelli
Paranoid - Black Sabbath
Il Gorilla - Fabrizio De Andrè
Hail Hail - Pearl Jam
Society - Eddie Vedder
Aretha, Sing One For Me - Cat Power
Step right up - Tom Waits
Double dare - Bauhaus
The man who sold the world - David Bowie
Teenage Riot - Sonic Youth
Man Out Of Time - Elvis Costello
We Are Just Friends - Wilco
Valentine - Justice

Usando, a volte anche impropriamente, come "tappeti" per le nostre divagazioni:

Red Sky - Acoustic Ladyland (la nostra sigla)
Nothing Else Matter - la versione da ninnananna
Present Of Future End - Most Serene Republic
(You make me feel like)A natural Woman - Aretha Franklin
Fistful Of Love - Antony & The Johnson

La felicità non è niente se non è condivisa. Buonanotte.

martedì 29 gennaio 2008

Il calore di un abbraccio

“Nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l'amore”
F. De Andrè, “Il testamento di Tito”


Ci sono gesti che cambiano la vita. Ci sono gesti che rovinano una vita. Ci sono gesti che danno senso ad una vita.
Gesti difficili da spiegare e ancor più da raccontare. Gesti che ti cambiano dentro. Per tutta la vita.
La cronaca: Due ragazzi di tredici anni, di cui uno festeggiava il compleanno proprio quel giorno, una domenica mattina di fine gennaio, in un bosco delle campagne fiorentine, si recano a caccia accompagnati dai loro genitori. Ad un tratto uno dei due si ritrova in mano un fucile e spara all'altro. Si accascia. Muore.
Un colpo, a volte, uccide due persone. Uno fisicamente, l'altro moralmente.
Cosa succede ad un ragazzo di tredici anni che uccide un suo amico? Non sono un psicologo ma mi capita spesso, e penso anche un pò a tutti, di immedesimarmi nella persona che soffre e soffrire. E soffrire ancor di più perchè so che non potrò mai soffrire quanto lo stia facendo lui. Pensare la vita con un morto che ti accompagna qualsiasi cosa tu faccia. Dall'uscire di casa e pensare che sarai additato come un assassino, dagli amici che sanno tutto e anche se non dicono niente sai benissimo a cosa stanno pensando, dai genitori degli amici che ti guardano con quel misto di compassione mostrata e rabbia provata che solo gli ottusi riuscirebbero a vedere solo l'aspetto positivo, le ragazzine che non vorrano volerti bene perchè anche se ora sei cambiato quello lo hai fatto e lo potresti rifare. E poi chi glielo racconta alle amichette che ti sei innamorata di un assassino?
E poi la fine della scuola, la ricerca di un lavoro. Difficile da trovare. Ti ci vuole un capo comprensivo, che sia disposto a dare un lavoro a te e a tutto ciò che ti porti dietro.Ecco cosa si prova “nel vedere gli occhi di un uomo che muore”. Si prova tutta la sofferenza, in pochi secondi, di tutta una vita che sei costretto a vivere. Vorresti che fosse successo il contrario. Che tu fossi il morto. Ma non cambierebbe niente. Si invertirebbero i fattori e il risultato resterebbe invariato. Uno che muore e uno che proverà a vivere.
E' in questi momenti che serve un miracolo. Non uno di quelli legato ad una statistica poco probabile ma non impossibile che spesso viene legata, per semplificazione, alla mano di Dio.
Un miracolo compiuto da te, uomo o donna, capace di pensare, ragionare, agire, in momenti estremi che solo una vita bastarda potrebbe mettere in scena.
Una corsa, istintiva, rabbiosa, verso chi a ucciso tuo fratello. Una corsa veloce, più veloce possibile quasi a cercare di voler porre fine alla sofferenza prima possibile. Potevano essere dieci metri, potevano essere dieci chilometri, non avrebbe fatto nessuna differenza. Avevi inquadrato l'obiettivo da salvare. E volevi che succedesse prima possibile. Una corsa per andare ad abbracciare chi ti ha tolto un punto di riferimento. Un perdono che non avrebbe mai osato neanche di chiederti, figurarsi di averlo. Il gesto d'amore più bello che si ricordi negli ultimi anni. Si parla di giovani lobotomizzati davanti a tv, playstation e cellulari che tanto più si evolvono e tanto più rovinano. Incapaci di comprendere i valori della vita, capaci di dare valore solo al materiale. Tutta forma e niente sostanza. Ed è giusto che se ne parli ma poi bisognerebbe anche farne tante di cose per aiutarli a comprendere il senso della vita.
Una volta passata la stagione delle favole della buonanotte, bisognerebbe raccontargli le storie belle di vita che succedono veramente. Bisognerebbe raccontargli di quella ragazza che un giorno seppe perdonare pubblicamente chi di solito non si perdona. Raccontare di che espressione abbia fatto l'assassino quando se l'è vista venire in contro e di tutte le lacrime che ha versato quando è stato abbracciato. Parlare di quel gesto che ti rende la vita un pò più semplice. Una fotografia da guardare tutte le volte che torneranno a galla i ricordi più brutti. Un abbraccio, un sorriso. La pietà che non cede al rancore. L'amore.

mercoledì 23 gennaio 2008

Recensione


BLACK MOUNTAIN – IN THE FUTURE – 2008 – VOTO 8,5

“E' come vedere Gesù Bambino dentro la grotta, prima che diventi il bel ragazzo barbuto noto alle masse come Cristo” Gianluca Testani – Mucchio Selvaggio nr. 642


Duemilasette concluso con i botti di fine anno, dischi capolavoro (leggasi Radiohead), assegnazione di premi da parte di centinaia di riviste, migliaia di siti e milioni di blogger e botti veri e propri che hanno ancora una volta colpito le etichette discografiche. Duemilaotto in cui nei primi giorni si scoppia ciò che è avanzato dall'anno precedente. Di solito avanzi. Poco rumore, poca luce e poco spettacolo. A volte, raramente per dirla tutta, succede che uno dei migliori botti sia rimasto lì, come dimenticato prima di partire per la festa, e solo a festa conclusa si ritrovi. E' il caso di In The Future. Canadesi anche loro, come gli Arcade Fire di Neon Bible che insieme a In Rainbows dei Radiohead hanno stravinto sulla maggior parte delle testate il titolo di disco dell'anno. Questo è il loro secondo disco. Il primo soffriva di troppa immaturità per stupire e diciamolo pure non lasciare affatto prevedere un seguito così interessante.

E ora diventa difficile recensire un disco così. Loro parlano, tanto per dargli un'etichetta, di “psych and prog spiritual” ma, a parte il fatto che difficilmente si riesce a capire il tipo di musica da un'identificazione così “campata in aria”, in questo disco si trova un pò di tutto. Amanti dell'Hard? C'è. Volete il Rock? Tutto quello che volete. E il/la Prog? Pezzi da 8 e da 16 minuti fanno al caso vostro. Ed il Pop senza scadere nel sentito e risentito? Eh si, c'è anche quello. Reduci della 'Friso Lisergica? Siate i benvenuti.

Un viaggio di poco meno di un'ora con dieci stazioni da affrontare tra ritmi accelerati, lunghe suite sognanti e sterzate potenti, improvvise e ben controllate. Qualche diffettuccio forse c'è. Nei sedici minuti e passa di Bright Lights la parte centrale, che non dura poco, rischia la monotonia ma poi si riprende in maniera strepitosa. E quindi potrebbe non essere un difetto ma solo la giusta introduzione. Forse difficile da digerire al primo ascolto, totalmente disadatto per chi resta fedele a certi schemi ritmici e da lì non vuole uscire, adatto invece a chi ama la sperimentazione, in questo caso eccessiva (che non si legga come elemento negativo), ed è disposto, in un epoca di musica mordi e fuggi come la presente, a provare, tornarci su, e riascoltare svariate volte un disco. Proprio come l'incipit di apertura, un disco appena nato, di cui non si sa niente ma che con il tempo potrebbe diventare un termine di paragone. Intano lo è già per tutti quelli che vedranno la luce in quest'anno. L'anno è lungo e speriamo ricco di capolavori ma intanto il Canada spera nella doppietta.


Puntata nr. 074 del 22/01/2008

Settantaquattresime scelte per una notte di divagazioni:
  • Yell Fire - Michael Franti
  • Stormy High - Black Mountain
  • Behind Blue Eyes - The Who
  • 15 step - Radiohead
  • Il testamento - Fabrizio De Andrè
  • Perfect Sense part I&II - Roger Waters
  • Betterman - Pearl Jam
  • Wild Wood - Paul Weller
  • Genetica - F.db
  • Lochloosa - Mofro
  • Middle Man - Jack Johnson
  • Una giornata senza pretese - V. Capossela
  • Kentucky Avenue - Tom Waits
  • Mercy Mercy Mercy Me - Marvin Gaye
  • Disegnata - Bandabardò
  • Volcano - Damien Rice
  • Sing - The Dresden Dolls
Buonanotte spero che al più presto vi possa capitare una giornata senza pretese.

giovedì 17 gennaio 2008

Puntata nr. 073 del 15/01/2008

Ladies & Gentelmans questa l'è la playlist della settantatreisima puntata:

Andrea & Mybluevalentine hanno passato:
  • On The Turning Away - Pink Floyd
  • Frail and Bedazzled - Smashing Pumpkins
  • Phantasmagoria in two - Tim Buckley
  • Canzone del parco - Baustelle
  • Smile - Pearl Jam
  • Satelite Of Love - Lou Reed
  • Powder Of The World - ...A toys orchestra
  • Cayman Island - King Of Convenience
  • A Letter To Elise - The Cure
  • Strategie - Afterhours
  • Preghiera in gennaio - Fabrizio De Andrè
  • Videotape - Radiohead
  • Neon Bible - Arcade Fire
Sempre Andrea però con Maxo
  • Romeo & Juliet - Dire Straits
  • Pezzi di vetro - Francesco De Gregori
  • Guest Room - The National
  • Where are you going - Dave Matthews Band
  • Com'è profondo il mare - Lucio Dalla
  • La pianta del The - Ivano Fossati
  • -Iron Maiden
  • Rebel Rebel - David Bowie
  • La distanza - Paolo Benvegnù
  • Sabbath Bloody Sabbath - Black Sabbath
  • Jockey Full Of Burbon - Tom Waits
Un abbraccio a tutti quelli che ne sentono il bisogno.

mercoledì 9 gennaio 2008

Puntata nr. 072 del 08/01/08 e Buon compleanno

E questa è la prima playlist dell'anno, settantaduesima della serie, delle Divagazioni Notturne:
  • Good Vibrations - Brian Wilson
  • Slipping Husband - The National
  • Heroes - David Bowie
  • Brown Sugar - The Rolling Stones
  • Bring Back The Funk - Paul Weller
  • Carry On Up The Morning - Babyshambles
  • I Can't Explain - The Who
  • Personality Crisis - New York Dolls
  • Walk On The Wild Side - Lou Reed
  • Just Like Heaven - Katie Melua
  • All I Need - Radiohead
  • Ocean Of Noise - Arcade Fire
  • Let's Start A Band - Amy Macdonald
  • Ballad Of The Broken Seas - Campbell/Lanegan
  • Anna e Marco - Lucio Dalla ded to BoB
  • Brown Eyed Girl - Van Morrison
  • Put A Penny In The Slot - Fionn Regan
E da ora potete anche sentirle con il player qui sotto. Un consiglio: cliccate su standalone player, vi aprirà la playlist in un'altra pagina e potete tranquillamente navigare con un sottofondo degno. O almeno spero.


mercoledì 2 gennaio 2008

Un testo al giorno

BURN MY SHADOW AWAY - UNKLE
I have burned my tomorrows
And I stand inside today
At the edge of the future
And my dreams all fade away
I have burned my tomorrows
And I stand inside today
At the edge of the future
And my dreams all fade away
And burn my shadow away
And burn my shadow away
Fatells my destroyer
I was ambushed by the light
And you judged me once for falling
This wounded heart arrives
And burn my shadow away
And burn my shadow away
When I see the light
True love forever
When I see the light
True love forever
When I see the light
True love forever
When I see the light
True love forever
When I see the light
True love forever
Burn my shadow
When I see the light
True love forever
When I see the light
True love forever
Oh burn my shadow
When I see the light
True love forever
When I see the light
True love forever
Away
And burn my shadow away
Oh how I loved you

curiosità: la voce è di Ian Astbury dei "The Cult"
guardate il video, è bello