giovedì 26 luglio 2007

Puntata nr. 054 del 26/07/07

Prima della playlist ufficiale della cinquantaquattresima puntata vi do un pò di coordinate di navigazione sui gruppi e i singoli che sentiremo in questa puntata:

I "4 gradi brix" arrivano da Catanzaro ed il loro originale sito lo trovate qui
Gli "Spread Your Legs" da Lecce e questo è il loro myspace
Non so da dove arrivano gli "...A Toys Orchestra" ma so che questo è il sito e che qui c'è il Myspace;
La signorina Eos, che vi presento nello spazio del Porretta Soul Festival è venuta a conoscermi su myspace (a proposito se volete farlo anche voi qui c'è il mio) e mi sono subito innamorato della sua voce. Se volete approfondire la conoscenza la trovate qui

E MI RACCOMANDO NON PERDETE L'APPUNTAMENTO CHE CAMBIERA' LA STORIA DELLA RADIO. LA PRIMA E ULTIMA PUNTATA DI:
TUTTI INSIEME DALLE ORE 20:00 FINO A TARDA NOTTE
SINDROME DA FILO SPINATO
OTTANTALLORA
ROCK STATION
DIVAGAZIONI NOTTURNE

QUATTRO PROGRAMMI DIVERSI IN UN UNICO GRANDE SPETTACOLO.

LASCIA CHE LA STORIA TI ENTRI NEGLI ORECCHI...
...'CAUSE ON THURSDAY WE'RE A HAPPY FAMILY

martedì 24 luglio 2007

Puntata nr. 053 del 24/07/2007

Ecco la scaletta della cinquantatreesima puntata:

Prima però sfruttate questi link:
I "Ministri" (quelli che vi regalano un euro) li trovate qui su myspace e qui sul web tradizionale
I "Leitmotiv" (la Puglia non sono solo Le Mani che raccolgono il Negramaro fortunatamente) li trovate prima qui e poi siccome ultimamente i troiai si pagano e l'arte è gratis vi potete scaricare i loro cd (e fare una donazione o anche di una recensione se volete) in questo interessantissimo sito
I "Cappello a cilindro" hanno qui il loro myspace e qui il loro sito in cui vi consiglio di gustarvi il favoloso video di "il modo più geniale"

La scaletta comparirà come sempre dopo la trasmissione. Non perchè me la tiro ma perchè non so proprio in che ordine passerò le canzoni.

lunedì 23 luglio 2007

Porretta Soul Festival 2007

Porretta dista dal mio punto di partenza, la caldissima Prato, circa 55 km. Tutti curve, tornanti e salita. La mia compagna di concerto mi da il pacco all'ultimo perchè fino a subito dopo di cena non può partire (mettiamo che ceni alle otto, in 15 minuti, 1 ora e 15 per andare orario previsto per arrivare 21:30 se tutto va bene, inzio concerto ufficiale ore 20 inizio dello spettacolo porrettano la mattina alle undici. Troppo tardi vado da solo). Parto alle cinque. La mia smartina si comporta bene anche in salita, lo stereo risponde presente e mi spara la compilation dell'Italia Wave, otto euri ventiquattro brani che voi maledirete di non avete comprato molto probabilmente. Nella testa ancora il concerto della sera precedente nell'anima l'assoluta certezza di assistere ad un altro grande Happening musicale. Arrivo senza problema nella fantastica Porretta, nessun problema a parcheggiare e mi reco subito nella piazza principale. Difficilmente riuscirò a spiegare il clima che crea il Soul Festival in questa città sappiate che non esiste un negozio che non abbia almeno una locandina del festival e che anche le grandi catene non si tirano indietro, da sisley uno dei manichini indossa la maglia del concerto e addirittura da intimissimi c'è una Fender (questa va scritta per forza con la maiuscola) in vetrina con attaccato il programma delle serate. In piazza dicevo ci sono dei gruppi soul a cantare i grandi classici e sono tutti molto bravi. Famiglie intere che ballano, anziani che muovono le anche sbilenche, tavolini affollati e un pub doveve il sottoscritto fa fuori un paio di Guinnes in tempo record. Fuori dal Rufus Thomas Park (l'anfiteatro dove si terrà il concerto) lo spettacolo è gratuito e ci sono anche le bancherelle con i prodotti dell'artigianato locale. Se un giorno vi capita di andare a Porretta a trovare qualche parente che fa le cure, cercate che sia uno di quelli che coincidono col Soul Festival, ci sarà un po' più di gente ma ne vale la pena.

A questo giro si entra accreditati da radiogas. Risparmio di venticinque euri prontamente reinvestiti in T-Shirt e cd della manifestazione.

Il concerto dura quattro ore e non sono in grado di recensirle tutte. Accontentatevi di questa breve presentazione di chi ha suonato. Tanto sono tutti bravi. Per salire su quel palco devi avere almeno una delle seguenti caratteristiche: O sai suonare nettamente meglio del resto dei musicisti in attività o canti almeno come Aretha Franklin o Wilson Pickett. Il Porretta Soul Festival è un po' come il Brunello di Montalcino, cambia l'annata ma sai sempre che aprendolo godrai.

La prima parte del concerto tutta suonata da Jon Tiven (uno che suona la chitarra dietro la testa senza nessun problema) & The Nashville Aces, tra cui figura anche Wayne Jackson alla tromba (chi è? Nessuno in particolare a parte che a suonato con Otis, Aretha, Rufus, Wilson, Elvis e mettiamoci anche Sting, U2, B.B. King). Alla parte vocale si alternano prima Patty Russo (Quella che faceva la bella quando a fare la bestia era Meat Loaf ed Esmeralda in Notre Dame de Paris), poi Jonell Mosser che sta collaborando con un certo Ringo Starr. Poi momento magico, dopo 35 anni che non saliva su un palco torna in campo Betty Harris. Visibilmente emozionata, quella che è definita la vera regina di New Orleans, tira fuori tutta l'energia repressa con uno spettacolo da lasciare senza fiato. Ma dove la trovano tutta quella potenza vocale?

Subito dopo tocca a Sir Mack Rice “The Ol'Gansta”. Un nero anziano, robusto, con i capelli tinti color rame, vistosi gioielli e un abito da Al Capone del Soul. Ancheggia pelvicamente nonostante la non più giovane età e anche lui porta a casa un sacco di applausi.

La prima parte la chiude Ellis Hooks una rivelazione del R&B carico di energia, aiutato in questo caso dall'età. Il suo stile è vicino a quello di Sam Cooke e non è niente male.

Fine della prima parte. Nell'intervallo vengono premiati i Doctor Brown come miglior Soul Band emergente.

La seconda parte si avvale alla parte sonoro delle coriste “Sweet Nectar” accompagnati dalla Austine DeLone R&B Band. Importa dire che anche questi suonano come dei Dei? No. Tanto ormai lo avete capito che la gente che non sa fare il suo mestiere al Porretta Soul non la chiamano.

Il primo big a salire sul palco con loro è Jimmy McCracklin. Il suo curriculum è un po' troppo lungo per scriverlo su queste pagine ma sappiate che questo signore ad Agosto compirà la bellezza di 86 anni. Si presenta sul palco con un completo azzurro ed una cravatta incredibilmente brutta ma che su quella persona ci sta come il cacio sui maccheroni. Bello davvero e incredibilmente in forma, suona il piano con grazia divina. Leggo sul programma che lui è uno di quelli che quando suona nei suoi show monta personalmente l'attrezzatura. God Bless You Mr. McCracklin!

Tocca poi a quella che secondo me è stata la più brava. Miss Toni Green sale sul palco che è quasi mezzanotte. La sua bellezza è staturia rispetto allo stereotipo della cantante Soul. Alta, slanciata, elegante come poche donne sanno essere sfodera una voce angelica proveniente davvero dall'anima intrisa di musica che si ritrova. Molto brava a coinvolgere il pubblico chiude tra gli applausi della folla.

Chiude la manifestazione una minutissima Sugar Pie DeSanto. Anche lei in età pensionabile solo per l'inps ma entra sul palco, fa il primo pezzo, si leva le scarpe e da lì in poi è un delirio totale di ammirazione e danze del pubblico sul palcoscenico. Davvero io non capisco dove entra tutta quella forza in un metro e trenta o poco più di donna.


E' da poco passata la prima ora del giorno nuovo ed è l'ora di rientrare a casa. Prima però vi devo raccontare una storia:


Seduto sui gradoni dell'anfiteatro con una bella ragazza accanto purtroppo mal accompagnata ed un posto libero dall'altra parte vedo arrivare una signora anziana munita di occhiali Giorgio Armani, vestito di sartoria, scarpe eleganti e mazza per camminare. La signora si siede accanto a me (Ma cazzo, una bella e libera proprio mai eh?) Non so quanti anni abbia, non è educato chiederlo e non posso segarla in due come un tronco per contare i cerchi e stimare l'età. Però... la signora si siede apre la borsa e tira fuori una Ceres munita di tappino di plastica da buona frequentatrice di concerti (alle anziane evidentemente fanno entrare anche le bottiglie di vetro). Diventiamo amici, lei mi spiega che è un assidua frequentatrice del festival (faccio mente locale e mi convinco di averla vista anche all'edizione in cui c'era Solom Burke) e trovo il coraggio per scattarle una foto. Vi giuro, e ho anche le prove, che è andata a salutare tutti i cantanti che hanno calcato il palco mentre si esibivano, che ha ballato tutta la sera e che era diventata l'attrazione numero uno. Possa la mia anima essere così leggera se un giorno raggiungerò quell'età!

(le foto, tranne il primo piano di Jimmy McCracklin sono tutte fatte da me stesso)

E se volete capire meglio lo spirito del Porretta Soul Festival leggetevi questo post della Ladra di Caramelle

Vinicio Capossela @ ItaliaWave


Era dai tempi di Leonardo da Vinci o di Edmundo che da Firenze non passava un genio di questa portata. Vinicio ed il suo complesso si presentano puntuali sul palco a mezzanotte e un quarto. Lui fa subito storia a se. Con la maschera da Mammuttones tipica dei danzatori sardi che si dilettano ad intrattenere i vacanzieri agostiani da il là ad un evento unico. Ero già andato a vederlo ma sempre in teatri, uno al chiuso, il Verdi di Firenze, uno all'aperto, il Teatro nel Marmo (ho scritto nel e non del perchè si chiama proprio così) a Carrara. Mi aspettavo un concerto diverso, visto l'atmosfera antiteatreale dell'Italia Wave, e così è stato. Pochi i brani del suo repertorio amor-sentimentale, molti quelli più adatti al clima. Partiamo subito dai primi. Due su tutte: Una versione strappalacrime di Pena del Alma in cui tutto il pubblico si ritrova a cantare a squarciagola il ritornello troppo intimista e che normalmente è abituato a sussurrare per non pensare, neanche minimamente, che qualcuno possa ascoltarlo, dando così vita ad un coro carico di umano amore che sprigiona una gioia notevole. Nell'altro, Ovunque Proteggi, il sottoscritto ha avuto un overdose di romanticismo e di invidia quando ha capito che qualcuno è così fortunato da avere una persona accanto che le canta nell'orecchio una canzone del genere. C'è una parte riservata, come da classico concerto Caposseliano ultimamente, alle rime di Michelangelo (altro Genio del loco) ascoltata in religioso silenzio dal pubblico e una parte, la più ampia dedicata alle canzoni più adatte all'avvenimento di massa. Se il brainstorming che farò con i presenti darà buoni frutti per questa parte vi rimando alla scaletta ma sappiate che L'Uomo Vivo è il nuovo inno alla gioia e che forse e sottolineo forse soltanto chi aveva gravi problemi di deambulazione non ha ballato e ve ne accorgerete guardando il video autoprodotto in calce a questo articolo.

Poco meno di due ore di concerto strepitoso in cui i musicisti non sbagliano un colpo (a proposito: quello che suona lo strumento dei campi magnetici mi fa sempre interrogare su come sia possibile) e Vinicio, anche se ogni tanto sbaglia qualche attacco, appare nettamente più rilassato del solito. Facci tranquilla e pulita nonostante i continui cambi di abito/maschera (Mammuttones, medusa, colbacco, pelliccia, abito da Marajà, camicia di forza, chiodo, t-shirt et roba varia), occhi sorprendentemente lucidi e a mio avviso anche una salutare, se pur lieve, perdita di peso. Entra di diritto nella categoria Mostro da Palcoscenico grazie a capacità tutte uniche del suo e solo suo repertorio e la capacità di mescolare ritmi e stili completamente diversi sia in teatro che tra migliaia di persone. Dove lo metti sta. E ci sta anche bene.

Se il concerto fosse durato altre due ore nessuno si sarebbe mosso di lì. Alla fine ti rendi conto che l'arte è giusto che sia gratis e che tutti se la possano permette ma anche che se hai speso dieci euro per uno spettacolo del genere molto probabilmente sono stati i meglio spesi.

Spero che tutti voi abbiate qualcuno a cui dover proteggere la grazia del suo cuore.

sabato 21 luglio 2007

The Good, The Bad and The Queen @ Italia Wave



Cominciamo subito con una buona notizia: Paul Simonon è guarito. Sicuramente ve lo ricorderete su tutte le foto promozionali di tutti i giornali musicali munito di cerotto sul naso e occhi molto pesti. Le foto erano sempre quelle, le domande sempre le stesse. Mai che uno gli abbia chiesto cosa avesse combinato per conciarsi così. Ma a parte questo; il concerto inizia puntuale come un treno svizzero sul palco i quattro ufficiali della band più tre violiniste. Apro subito una parentesi su le violiniste. Solitamente se incontrate una che vi dice che di professione suona il violino la vostra prima associazione penso sia legata alla musica classica, una persona colta, seria cresciuta tenendo botta al ligio dovere, quasi sempre imposto, di suonare tot ore, studiare tot ore e divertirsi zer ore. Beh, c'è chi si ribella interiormente a questi principi. Gli studi di facciata saranno classici, gli ascolti classici e le amicizie dettate da una congrega di genitori devoti alla Classica. Succede che a volte alcune di loro si ritrovano a frequentare gente con abitudini meno classiche a livello musicale e più classiche a livello adolescienziale. E allora succede che ti ritrovi queste violiniste sempre belle e piene di grazia quando sono su un palcoscenico ad ascoltarsi in camera, in cuffia naturalmente, magari anche quasi di nascosto, questa musica che proprio con il loro mondo non ha niente a che fare. E come si sa il fascino del proibito attira sempre e allora...
Poi passa il tempo e magari due amiche di infanzia che hanno suonato fin da piccole insieme si ritrovano dopo un pò d'anni in qualche posto esotico e parlando di quello che fanno attualmente quella fedele alla linea dirà che suona Mozart a giro per i migliori auditorium del mondo facendo una vita tranquilla anche se tutti quei chilometri, sempre le stesse persone, sempre più noiose... l'altra le dirà che da un pò di tempo segue una nuova rock band creata anche da una leggenda della musica, gira i palchi di mezzo mondo, non si annoia mai, sarà sempre un pò confusa ma sicuramente felice e consuma la sua vita in maniera fantastica a ritmo di r&r. Strana la vita. Chiusa la megaparentesi divagatoria). Dicevamo del concerto. Il gruppo è guidato dalla voce di Damon Albarn che appare in una forma sufficiente per calcare il palco dell'Italia Wave, la voce fortunatamente regge quasi sempre. Simon Tong alla chitarra non sarà sicuramente un chitarrista che verrà ricordato nei secoli ma comunque ne ha di che insegnare a diversi, Toni Allen alle percussioni porta il livello nettamente più in alto. La leggenda vivente e ancora totalmente splendente del Signor Basso dei Clash da il tocco in più di classe alla banda. Mr. Bass dimostra che si può suonare tranquillamente in mezzo ai giovani anche a cinquant'anni. Infatti lo showman è lui. E' lui che si cura di tenere il ritmo del concerto ed è sempre lui quello che nella staticità totale degli altri elementi risulta il più agitato. Il concerto dura poco più di un'ora come era ovvio aspettarsi visto che hanno fatto soltanto un disco. Le canzoni sono sempre quelle anche se in versioni decisamente più allungate. Ovvio che da un gruppo come loro non ti puoi aspettare qualche cover ma è logico che ci speri. La speranza ha la peggio. Giustamente. C'è un però. Ad un certo punto si sente durante un pezzo un netto richiamo, che nel disco non c'è, a quello che forse è il giro di basso più famoso dei Clash, un giro di basso che va ad omaggiare quella London Calling che a risentirla ora ti fa venir voglia di smettere di comprare i dischi delle nuove band sperando sempre di trovare la next big thing e che poi puntualmente ti fa venir voglia, dopo pochi ascolti, di andare a ritrovare dischi che la storia l'hanno fatta per davvero.
Un concerto bello per chi gli conosceva un pò ostico invece per chi si trovava per la prima volta ad ascoltarli.
Pubblico numeroso ma non sono riuscito a quantificarlo. Secondo gli organizzatori saranno stati almeno due milioni secondo la questura non più di mille. Secondo la mia formula segreta dovremmo essere stati circa settemiladuecentoquarantasette,due.

venerdì 20 luglio 2007

Baby Blue @ Italian Wave



Oggi sono stato a vedere il concerto dei Baby Blue all'Italian Wave. I vincitori del premio Fondazione Arezzo Wave della precedente edizione fortunatamente suonavano sotto il tendone e una leggere brezza ha risparmiato la cottura dei musici e degli astanti. Mezz'ora/quaranta minuti di concerto in cui viene presentato l'album d'esordio ed in cui si sono concentrate la grazia potente della voce della cantante Serena (nella foto) e il suono un pò blues-rock-alternativ e io ci metterei anche il prog di minutaggio essenziale dei bravi musicisti. Pubblico non numerosissimo ma alle 4 di pomeriggio di una giornata di luglio in cui il termometro si era incantato oltre la soglia dei 40 gradi francamente non ci si poteva aspettare di più. Però secondo il mio modo di vedere il mondo hanno tutti più o meno apprezzato e di sicuro nessuno a disprezzato.
Fa caldo. E come dicono loro sul loro motto di Myspace "I Scream, You Scream, We all Scream For Ice Cream!"
Ora lavoro un pochino e poi vado a vedere The Good, The Bad and The Queen!

Puntata nr. 052 del 19/07/2007

E con grande calore che vi dedico la scaletta della cinquantaduesima puntata delle Divagazioni:
  1. Harem In Tuscany (Taranta) - Gogol Bordello
  2. Raining Planets - The Crimea (l'intero album lo scaricate gratis e legalmente qui)
  3. Smells Like Teen Spirit - Nirvana
  4. Stand By Me - Ben E. King
  5. Dio è morto - Francesco Guccini
  6. Cordury (alternative Version) - Pearl Jam
  7. Think - Aretha Franklin
  8. Losing My Religion - R.E.M.
  9. La canzone del sole - Lucio Battisti
  10. Samba Pa Ti - Santana
  11. Let It Be - The Beatles
  12. I'm Forever Blowing Bobbles - West Ham Anthem
  13. You'll Never Walk Alone - Liverpool f.c. Anthem
Poi in realtà mi è partita anche (Come On) Let's Go degli Smashing Pumpkins ma non era prevista.

giovedì 19 luglio 2007

Italia Wave Recensioni

Recensione Concerto Scissor Sister


Premessa doverosa: Chi scrive questa recensione si vide costretto, pochi anni fa, ad entrare a far parte di una segretissima associazione umanitaria no profit che tutelasse le opere d'arti in quanto tali e che vietava le cover fatte in versione dance di capolavori musicali. Era già stato un colpo troppo duro per le mie orecchie ascoltare “Geordi” di De Andrè rifatta in versione disco e ballata nelle discoteche allegramente da giovani incapaci di intendere la musica in quanto tale e non prestare ascolto al testo, poco tempo dopo toccò anche ai mostri sacri dei Pink Floyd vedersi usurpare un capolavoro come Confortably Numb (A tal proposito siano maledette le case discografiche sempre devote al dio denaro e sempre meno interessate alla qualità) da un gruppeto newyorkese di nome Scissor Sister. Fine Premessa.

Inizio recensione:

Tocca proprio alle Scissor Sister fare da gruppo di punta alla prima giornata del geneticamente modificato Arezzo Wave. Il concerto di punta della prima serata della kermesse fiorentina inizia circa mezz'ora dopo l'inizio del nuovo giorno. Sul palco un complesso formato da diversi elementi, sei per la precisione, capitanati da un duo/uomo donna in cui l'uomo recita il ruolo di indiscussa prima donna e la donna si limita a cantare, benino anche, e sparare diverse parolacce una dopo l'altra anche in italiano. Il concerto parte a ritmi elevati e danzerecci scorre via che è un piacere e Jake Shears (l'uomo che fa la prima donna) si dimostra un animale da palcoscenico dei più caratteristici. Non sta fermo un attimo, corre, salta, balla, simula orgasmi e mentre fa tutto questo canta con capacità impressionanti. Mi viene in mente di paragonarlo ad un Freddy Mercury meno aggraziato e molto più trash ma sicuramente molto più smanioso. Lo spettacolo è un concentrato di stili pop-rock-glam-dance con influenze marcate in cui si respira aria di spettacoli di un certo Elton John mescolato a melodia molto B-52. Il pubblico partecipa attivamente al concerto sollevando continuamente un clamoroso polverone nell'area antistante al palco che mescolato ai “profumi”dell'area di compostaggio di rifiuti portati direttamente dalle folate di tramontana farebbe passare la voglia di andare ai concerti all'aperto. Ma lo spettacolo è divertente le disgrazie sono limitate a pochi minuti e per il popolo del festival è quasi una sfida da vincere con orgoglio e da raccontare ai nipoti un giorno. Perfino il sottoscritto, dotato di capacità statiche fuori dalla norma, si ritrova a ballare con gli altri e addirittura a usurpare il proprio credo quando arriva il momento di Confortably Numb. Essendo l'unica canzone proposta nella serata di cui conosco il testo mi ritrovo a canticchiarla facendo addirittura il verso al cantante. L'associazione segretissima di cui parlavo prima potrà fare a meno del mio sostegno. Qualche nota tecnica però la devo dare: Molto semplice e bello il palco, belle anche le luci e ottimi i musicisti. La voce del cantante spicca su tutto e quella della seconda donna secondo me è una figura di cui si potrebbe fare a meno tranquillamente. Nella scaletta brani soprattutto dal loro secondo disco, il momento in cui il pubblico partecipa di più è stato quando hanno cantato i don't feel like dancing, che grazie ad una orecchiabilità stupefacente ed ai continui passaggi radiofonici la sanno anche i muri. Durata dell'evento circa un'ora e mezzo. Il sottoscritto, arrivato prevenuto, ne esce completamente soddisfatto.

Per curiosità dovete sapere che il nome originale delle scissor sister (posizione sessuale tra due donne) era Dead Lesbian And The Fibrillating Scissor Sister.
Poi è stato cambiato per questioni di semplificazione e di marketing.

Qualche consiglio: Se arrivate in macchina preferite uscire a Sesto Fiorentino e parcheggiare in zona Metro (se preferite il riferimento commerciale) o zona OMI (se preferito quello più rock). Se arrivate da Prato est vi faranno lasciare la macchina a circa quattro kilometri di distanza e non sono presenti bus navetta a nessuna ora quindi il caldo all'arrivo e la stanchezza al ritorno potrebbero essere letali per la vostra voglia di concerti. Preferite il motore/ino e parcheggierete a circa 500 metri dall'area concerti o se potete la bicicletta e vi fermerete proprio davanti.

martedì 17 luglio 2007

Forse non tutti sanno che... io lo so

Forse non tutti sanno che se prendete il collirio e lo portate alla temperatura del vostro occhio, cosa abbastanza facile di questi tempi, quando andrete a schizzarvelo sulla vostra carissima pupilla non sentirete assolutamente niente. A me in questi giorni mi viene naturale usarlo (prescisazione: porto le lenti a contatto e uso non proprio un collirio ma una sorta di lacrime artificiali per tenere l'occhio umido o se preferite il nome pornoscientifico si chiama umettante). L'occhio infatti è poco sensibile al tatto e le sensazioni che si avvertono nel mettersi il collirio non sono dovute al contatto ma bensì alla differenza di gradi che intercorre tra le due materie. Non ci credete? Provate. Mi darete ragione.
Tecniche per portare il vostro collirio a temperatura corporea.
  1. Lasciarlo in un ambiente esterno all'ombra e metterselo quando la temperatura raggiunge circa 37 gradi.
  2. Avvolgere il collirio nella pellicola da cucina. Ingoiarlo e aspettare qualche giorno che esca naturalmente. Raccoglierlo, dare una sciacquatina, e metterselo subito.
  3. Portarlo nel mio armadietto del mio spogliatoio e passare il giorno dopo. Così vi dimostro ciò che sto scrivendo
Attenzione: Non accorgiondevi che vi state mettendo il collirio potreste sprecarne abbastanza ed inondarvi la camicia.

E sempre a proposito di occhi forse non tutti sanno che Isaac Newton, che trall'altro era un genio, era fissato con lo studio degli occhi tanto da fare queste due supercazzate.
  1. Una volta rimase a fissare il sole fino a quando i suoi occhi lo potessero sopportare. Risultato: Due settimane a letto bendato
  2. Un'altra volta prese un ago e per vedere fino a che distanza minima si potessero vedere le cose se lo infilò nell'occhio piano piano perchè voleva anche scoprire se si potessero vedere le cose anche dall'interno dell'occhio. Risultato: Niente di preoccupante ma le cose se te le infile dentro l'occhio anche se con suo sommo sbigottimento non si vedono.
Vi siete impressionati? Tranquilli, l'occhio non duole e in più è l'organo umano che guarisce più velocemente.

Tratto dalla TreOlmi.

Festa Radio Gas


sabato 14 luglio 2007

Certo che la natura è proprio strana a volte...

Due metri e trentasei contro 73 centimetri: l'uomo più alto del mondo, He Pingping, incontra il suo opposto, Bao Xishun. I due si guardano negli occhi un po' perplessi e si stringono cortesemente la mano, posando per i fotografi. Succede in Mongolia, dove il primato del gigante umano è già stato riconosciuto dai guinness. Ora ci sta provando anche il suo rivale, in lizza per essere certificato come il più basso del globo

Tratto da "la Repubblica" per maggiori informazioni pigiare qui

giovedì 12 luglio 2007

Puntata nr. 051 del 12/07/2007

Intanto, prima della scaletta della cinquantunesima puntata, vi prego di firmare un'altra petizione.
Si tratta di salvare una trasmissione di un'altra radio. Qualcuno di voi segue Area Protetta su radio capital? gran bella trasmissione e Carlo Mancinelli è veramente uno che ne sa parecchio di musica, ma con l'avvento di Linus alla direzione della Radio la sua trasmissione scomparirà per far posto a roba più commerciale (In effetti ce ne sono poche radio commerciali a giro eh? Ah Linus... mavvaffanc.....)
Se volete approfondire la questione leggete qui
e poi andate a firmare qui

E ora largo alla musica:

Red Sky - Acoustic Ladyland (la sigla che ogni tanto fa bene ricordarla)
  1. Tomorrow Night - Jesse Malin (Thanks to Rob)
  2. Come As You Are - Nirvana
  3. Bones - Editors
  4. Omaha - Counting Crows
  5. Fragile - Underfloor (myspace)
  6. Absolute Beginner - David Bowie
  7. Gravedigger - Dave Matthews
  8. I Can't Stop - Al Green
  9. We Can Work It Out - Stevie Wonder version
  10. Nuova Ossessione - Subsonica
  11. You're My Sister - Antony and The Johnson (fuori programma)
  12. Wish You Were Here - Pink Floyd (remembering Syd)
Prima canzone della programmazione notturna (la scelgo io)
Interstellar Overdrive - Pink Floyd (Sempre come omaggio a Syd Barret che se ne andave un anno fa)

Martedì c'è la festa di Radiogas, ci si sente giovedì 19 luglio

martedì 10 luglio 2007

Puntata nr. 050 del 06/07/2007

Questa la scaletta della cinquantesima puntata
  1. Fluorescent Adolescent - Arctic Monkeys
  2. Doomsday Clock - Smashing Pumpkins
  3. I Wanna Be Adored - Stone Roses
  4. Best Friend - One Dimensional Man
  5. Live And Let Die - Guns and Roses
  6. Veleno - Afterhours
  7. Coma Girl - Joe Strummer and The Mescaleros
  8. 100 Years - Five For Fighting
  9. Arnold Lane - D. Gilmour feat. D. Bowie
  10. Canzone dell'amore perduto - F. Battiato
  11. You don't know what love is... - The White Stripes
  12. Layla - Dereck and The Dominos
  13. Prima era prima - Daniele Silvestri
  14. Song 2 - Blur
  15. Lulu e Marlene - Litfiba
  16. No Surprises - Radiohead

mercoledì 4 luglio 2007

Puntata nr. 049 del 05/07/2007

Prima di annunciarvi i brani passati nella quarantanovesima puntata...

Firma anche te la petizione per far tornare i gruppi che non hanno suonato all'Heineken Jammin Festival

e poi,

Fatevi una partita a questo gioco blasfemo

... e ora musica:

  1. Hello - The Cat Empire
  2. Direct Hill - Art Brut
  3. Bike - Pink Floyd
  4. Bungee Jumping - Afterhours
  5. Bling - The Killers
  6. Rockin' In The Free World - Pearl Jam
  7. Fuoco di mezza estate - MFC
  8. Imagine - Jack Johnson
  9. Instant Karma! - John Lennon
  10. Khorakhanè - Fabrizio De Andrè
  11. It's The End Of The World.... - REM fuori programma
  12. Dashboard - Modest Mouse
  13. Luka - Suzanne Vega
E se volete scaricarvi la puntata usate il tasto destro qui

Puntata nr. 048 del 03/07/2007

Per chi si fosse perso qualcosa ecco la scaletta della quarantottesima puntata:
  1. I'm Pablo - Billie The Visione & The Dancers
  2. Antichrist Television Blues - Arcade Fire
  3. Mother - Pink Floyd
  4. I don't like Mondays - The Boomtown Rats
  5. (Sittin'On) The Dock Of The Bay - Aaron Neville
  6. Animale di zona - Piero Pelù
  7. Smokers Outside The Hospital Doors - Editors
  8. Anyone Can Play Guitar - Radiohead
  9. Non voglio crescere mai - Bobo Rondelli
  10. I Don't Wanna Grow Up - Ramones
  11. What's Going On - Marvin Gaye
  12. Brother In Conflict - Voxtrot
  13. Acida - Prozac+
  14. The Jeep Song - Dresden Dolls

lunedì 2 luglio 2007

Ascoltati, non recensiti, votati e commentati

Queste non sono recensioni serie, a parte il voto che secondo i miei gusti è serissimo.
Gli album sono ordinati per titolo dell'album stesso escluso l'ultimo che ho aggiunto ora.

Recensioni Semestrali:

Blonde Redhad – 23 voto 7

Little Man Tale – About What You Know voto 6,5 Niente di che entusiasmarsi ma sono un gruppo che cantano canzoni senza pretese ma in maniera molto piacevole.

Tori Amos – American Doll Posse voto 6,5 Un disco dove lei si mette alle prese con una tetralogia e finisce per annoiare. Però ci sono dei pezzi che tirano su nettamente la media.

Dolores O'Riordan – Are You Listening? Voto 6,5. Lei si salva nettamente con le sue capacità vocali. Preferibile con i Cranberries ma apprezzabile anche da sola.

Black Rebel Motorcicle Club – Baby 81 voto 5,5. R&R senza tanti fronzoli ma con buona passione. Però potrebbero fare meglio.

Dinosaur Jr. - Beyond voto 7 – Stessa storia di quelli di sopra, solo che qui l'esperienza gli aiuta e riescono a fare bene.

National – Boxer voto 9 – Un disco clamorosamente bello per me con canzoni di venatura dark perfette per la notte.

Chris Cornell – Carry On voto 6,5 – Un disco ascoltabile ma forse 15 tracce sono troppe, se no potevano eliminare almeno un paio e nessuno avrebbe pianto come invece avremmo fatto se ne avessero levate altrettante sicuramente piacevoli.

Avion Travel – Danson Metropoli voto 6,5 – Rimodernizzare mediterraneamete Paolo Conte non deve essere facile. Loro ci riescono più che sufficentemente.

Bryan Ferry – Dylanesque voto 6,5 – La crisi d'ispirazione diventa globale e colpisce anche lui. Reagisce con orgoglio e rifa il maestro. In alcuni episodi ne esce con onore.

Ryan Adams – Easy Tiger voto 8 – Un pupillo dell'Indie con capacita introspettive fuori dalla norma e un futuro da classico dei cantautori chitarra e voce.

Sagi Rei – Emotional Song nr.2 voto 7. Per me lui è un genio. Tutti fanno le versioni dance delle canzoni famose e invece lui fa le versioni acustiche di canzoni dance. E gli vengono anche bene!

Arctic Monkey – Favourite Worst Nightmare voto 7 – Si temeva che avrebbero fatto il tonfo dopo la botta di culo dell'esordio e invece ottima risposto. Hanno fregato anche me...

The Jai_Alai Savant – Flight of the bass delegate voto 7,5 – Se questi, oltre a me, li ha passati qualcun altro a radiogas, allora vuol dire che a radiogas di musica nuova ci se ne intende parecchio.

The Field – From here we go to sublime voto 4 – Ho dovuto riascoltare una canzone ora per ricordarmi chi erano.

Grinderman – Grinderman voto 6 – Francamente da Nick Cave mi aspettavo di più.

The View – Hatts Off to the Busker voto 8 – Questi son bravi, tranquilli, allegri e suonano anche benino.

Pink Martini – Hey Eugene! Voto 7 – Il genere può non piacere ma sono bravi davvero.

Of Montreal – Hissing Fauna, Are You The Destroyer? Voto 6 – A tratti molto piacevoli a tratti davvero pallosi.

EL-P – I'll sleep when you're dead voto 6 – Musica elettronica se non siete amanti statene alla larga. Però guardatevi il video di Flyentology.

White Stripes – Icky Thump voto 6,5/7,5 – E' uscito da poco ancora lo devo metabolizzare ma la digestione non ha presentato problemi quindi potrebbe venir fuori un buon voto.

Fall Out Boy – Infinity on High voto 7 – The Biggest Scazzons Band Actually In America. But Funny!

Joss Stone – Introducing Joss Stone voto 7 – Sarà che ha una gran voce, sarà che è giovane, sarà che in una canzone si avvale della presenza di Laurin Hill, sarà anche perchè è bona, ma a me questa mi garba.

Daniele Silvestri – Il latitante voto 7 – Perchè alla radio passano sempre quelle più brutte?

The Cinematic Orchestra – Ma Fleur voto 7 – Collettivo musicale da applausi e perfetto come colonna sonora di un cinema muto. Si veda il capolavoro A Man Whit A Camera.

Battles – Mirrored voto 3. La critica, quella vera, gli osanna e il sottoscritto li condanna. Ascoltatelo e poi fatemi sapere se me ne intendo più della critica. (divagazioninotturne@gmail.com)

Klaxons – Miths of the near future voto 8,5 – Finalmente qualcosa di nuovo ed allo stesso tempo interessante.

Arcade Fire – Neon Bible voto 9 – Per me questo è il disco più bello uscito in questi primi sei mesi. Dunque campione d'estate. Non è detto che chi vinca il campionato d'estate sia anche il vincitore del campionato vero e proprio ma questo si candida in maniera autorevole. E poi non è detto neanche che chi ha preso un voto peggiore di questo album alla fine non riesca a stupire e vince come miglior album dell'anno. Ma questo ha davvero un sacco di probabilità. E pensare che il primo disco degli Arcade Fire non mi aveva fatto nessuna impressione positiva.

Electric Soft Parade – No need to be downhearted voto 7 – Bravi son bravi ma manca lo spunto per gridare viva!

Carla Bruni – No promises voto 6 – Bona l'è bona, brava non lo so. Voi vi siete appena sveglati. Rumori di acqua che scorre nella doccia della stanza accanto. Sotto la doccia l'autrice di questo album che canticchia le sue canzoni. Se riuscite ad immaginarvi questa scena durante tutto il disco (vi assicuro che io ci riesco) vi piacerà di sicuro. Solo per le capicità immaginifiche che mi ha dato questo disco merita la sufficenza. O forse è davvero piacevole. Boh. Diversa storia deve essere svegliarsi la mattina e avere accanto un rompicoglioni come Ramazzoti che ti canta con quella cazzo di voce le sue cazzo di canzoni. Michelle, come ti capisco.

Norah Jones – Not Too Late voto 7 – Lei è brava punto e basta.

Bees – Octopus voto 7 – Piacevole scoperta di una notte in cui ho fatto troppo tardi.

Oi Va Voi – Oi Va Voi voto 7 – Un miscuglio di suoni mitteloccidentali da capogiro. Nel primo album con loro ci cantava anche KT Kunstall. Peccato per entrambi che si siano separati. Ma loro si sono tenuti la classe.

Maximo Park – Our Earthly Pleasure voto 7,5 – Ecco, come vi cercavo di spiegare prima, questo potrebbe essere un disco che potrebbe riservare delle sorprese a fine anno.

Sondre Lerche & Faces Down Quartet – Phantom Punch voto 7 – Senza particolari punti di goduria massima ma davvero ben fatto e facile da entrare nelle vostre menti contorte.

Perturbazione – Pianissimo Fortissimo voto 8 – Secondo me a questi li frega la voce che sfiora il cacofonico del cantante ma devo ammettere che la sua penna lo fa perdonare. Canzoni con testi veramente belle cantate secondo me in maniera non eccezionale se non avevate capito il discorso di prima.

Malfunk – Randagi voto 6,5 – I Pearl Jam sono lontani ma quanta passione nel suonare...

Rufus Wainwright – Release the Stars voto 7 – Una voce che incanta e seduce ma a volte rischia di farti anche addormentare. E di solito ci si addormenta quando si sta bene.

Daniele Luttazzi – School Is Boring voto 6,5 – Secondo disco che conferma la bravura policroma di questo grande Artista.

Findlay Brown – Separated by the Sea voto 6,5. - Lo sto ascoltando ora per la prima volta. Il voto misura le scala delle mie prime impressioni sensitive.

Wilco – Sky Blue Sky voto 7,5 – Bravi! E' sempre un piacere comprare un disco dei Wilco

Clap Your Hand Say Yeah - Some Loude Tunder voto 7 – Buon disco, suonato bene, come un vino giovane che si fa apprezzare ma di cui nessuno si ricorderà nel tempo. Gustiamolo ora però!

LCD Soundsystem – Sound of Silver voto 6,5 – Lo sapete, non sono avvezzo alla musica elettronica ma questi mi hanno fregato mettendoci dentro qualche pezzo semiacustico di clamorosa bellezza.

Roy Paci & Aretuska – Suono Global voto 7,5 – Only for the freaky people! Toda Joia.

Lisa Gerrard – The best voto 4 – Dormireste accanto a qualcuno che vi sussurra piano una nenia tremenda tutta la notte? Se la risposta è no, evitate questo disco, se la risposta è si, prego accomodatevi.

The Good, The Bad and The Queen voto 8,5 – Non sto a riscrevere come si chiama l'album, si chiama come la banda. Una Londra vittoriana che si vota al Rock con atmosfere di bruciante dark e momenti di bellezza musicale unici.

Pop Levi - The Return from the black magic party voto 5 – Anche questo è uno di quelli che piace alla critica che piace a me ma non piace a me.

Patti Smith – Twelve voto 6 – Facile eh? Già tu sei Patti Smith, poi tu ti metti a fare le canzoni di Bob Dylan e Neil Young... che vuoi anche un ramino?

Bjork – Volta voto 6,5 – Volta.. la carta si vede il villano. Volta... la carta e peggio! E via dicendo... cose che non c'entrano assolutamente niente con una recensione. Disco alla Bjork con una produzionre musicale sicuramente più curata. E la presenza di Anthony (and The johnson) a fare da cammeo.

Voxtrot – Voxtrot voto 7/8 – Occhio a questi, son partiti ora ma viaggiano! Grande band di Indie Rock! E come direbbero su XL se fossero in grado di azzeccare una somiglianza: RSVP: Belle & Sebastian e Arcade Fire e io ci aggiungerei anche i Pulp

Battiato – Il Vuoto voto 6,5 – Per un professore come lui questo disco non deve essere stato un problema. Ma in certe tracce era davvero ispirato.

Modest Mouse – We Were Dead Before The Ship Even Sank voto 7 – In marcia, si danza coi topi modestamente bravi

Bloc Party – Weekend In The City voto 6,5 – Questo disco ai primi ascolti non mi piaceva ora lo apprezzo. Trall'altro hanno fatto due video molto simili o mi sbaglio? Vabbè sarà che le canzoni sono suppergiù tutte uguali!

Xavier Rudd – White Moth voto 7 – Sulle orme del precedente Food in The Belly ma decisamente meglio. E lui mi sta anche molto simpatico. Un tipo surf, birra, falò sulla spiagge e canzoni semplici. What's more in your life?

The Shins – Wincing The Night Away voto 7,5 – Gran bel disco secondo i mie modesti gusti. Non aspettatevi nulla di molto impegnativo ma dei buoni 45 minuti che passano senza stress.

Nine Inch Nails – Year Zero voto 4,5 – E' il terzo disco di loro che compro. La critica gli osanna e io non riesco a trovarci nulla. Ora non ne compro più.

Kaiser Chief – Yours Truly, Angri Mob voto 7 – Confermano il loro disco d'esordio. O quasi.

Piero Pelù – Storytellers live mtv voto 7 – Grande Piero, da te di questi tempi non me l'aspettavo. Bravo.